Conversazioni d’arte al Correale. Nadia Barrella

13 ottobre 2024 | 11:39
Share0
Commenti
50

Intervista al presidente della Fondazione Correale, Gaetano Mauro, in occasione della prima conferenza: Un viaggio tra cultura e scienza

Nella suggestiva cornice del Museo Correale di Sorrento, abbiamo avuto il piacere di incontrare il presidente della Fondazione, Gaetano Mauro, in occasione della prima conferenza che segna un nuovo capitolo per il Centenario del museo. Non si tratta di una semplice intervista, ma piuttosto di un dialogo per complimentarci del notevole lavoro svolto e riflettere insieme su alcune osservazioni dei nostri lettori riguardo il programma appena presentato.

Presidente, ci permetta di complimentarci con voi per il programma del Centenario. Siamo felici di vedere una proposta culturale così ricca e diversificata, che finalmente tocca il cuore scientifico della situazione. Avete aperto con una personalità di spicco, Nadia Barrella, un’ottima scelta. Come è stata pensata questa seconda parte del programma?

“Grazie per le belle parole. Sì, diciamo che nella prima parte abbiamo puntato su eventi più ludici, senza però mai dimenticare la cultura. La musica, gli chef, la gastronomia, il teatro: sono stati spettacoli di grande effervescenza, e devo dire che il pubblico ha risposto con entusiasmo, riempiendo ogni evento. Ma adesso, con la seconda parte, vogliamo alzare il livello. Queste conversazioni culturali ci permettono di esplorare in maniera più approfondita la storia e la scienza che il nostro museo rappresenta.”

Avete quindi pensato di proseguire su questa strada fino alla fine dell’anno, con un programma che punta molto in alto. Quali sono i vostri obiettivi per l’anno prossimo?

“Esatto. Questo ciclo culturale continuerà fino a fine anno, ma per il 2025, anche se il Centenario sarà passato, abbiamo in mente di organizzare altri appuntamenti importanti. Non vogliamo fermarci. Il nostro obiettivo è sempre quello di attrarre nuovi visitatori al museo. Quest’anno, siamo molto soddisfatti: abbiamo registrato un aumento del 20% rispetto agli anni precedenti. Siamo persino apparsi nelle brochure delle navi da crociera, un traguardo significativo.”

Un risultato davvero notevole. C’è però una piccola obiezione sollevata dai nostri lettori. Durante gli “Incontri di Archeologia” al Museo Archeologico di Napoli, abbiamo notato che, nonostante l’attenzione dedicata dalla Soprintendenza alla Penisola Sorrentina, non è stato riservato spazio alla vostra realtà. Come commenta questa situazione?

“Capisco il rammarico, ma voglio chiarire che la Soprintendenza è molto impegnata, e con noi ha sempre lavorato al massimo delle sue possibilità. Ci sono stati momenti in cui ci hanno davvero supportato, superando i propri limiti. Li ringrazio pubblicamente per tutto quello che hanno fatto. Certo, può capitare che qualcosa venga trascurato, ma è normale quando ci sono tante cose da organizzare. Anche noi, per esempio, abbiamo omesso alcuni inviti durante gli eventi del Centenario, ma sempre in buona fede.”

Parlando di progetti futuri, ci sono altre iniziative in programma che possono dare ulteriore impulso alla conoscenza del passato della Penisola Sorrentina?

“Sì, ci sono tanti progetti in cantiere. Recentemente, abbiamo inaugurato la carta archeologica e una nuova sezione dedicata all’archeologia, e la risistemazione dell’impianto della Sala Auri ha dato vita a una serie di iniziative che riguardano il patrimonio storico di Sorrento. Abbiamo molte idee che si realizzeranno nei prossimi anni, tutte volte a valorizzare ulteriormente il museo e a consolidarne il ruolo come punto di riferimento culturale e scientifico.”

Grazie, presidente, per la sua disponibilità e per il prezioso lavoro che lei e il suo team state portando avanti. Siamo certi che il museo Correale continuerà a crescere, offrendo sempre più ai suoi visitatori un’esperienza indimenticabile.

“Grazie a voi per il sostegno e l’attenzione. Continueremo a lavorare per rendere questo luogo sempre più vivo e accessibile.”

https://www.youtube.com/watch?v=ymfEaYncUDY

Un’eredità di cultura e memoria: il discorso di Lorenzo Giovene di Girasole, nipote del duca fondatore del Museo Correale

Durante la recente conferenza tenutasi al Museo Correale di Sorrento, Lorenzo Giovene di Girasole, nipote del duca che nel 1917 contribuì alla creazione del museo, ha offerto un toccante discorso che ha toccato le corde della memoria e della cultura, ripercorrendo la storia del museo e l’eredità lasciata dal nonno, un grande collezionista e appassionato d’arte.

Una casa che diventa museo “Quella che mio nonno vedeva nella casa arredata dell’epoca”, ha iniziato Giovene di Girasole, “non era solo un luogo abitato, ma uno scrigno di cultura. I salotti antichi, con i loro vasti divani, le polverose specchiere e i tendaggi teatrali, non erano semplicemente arredamenti. Rappresentavano la storia di generazioni che avevano vissuto in quelle stanze, una sopravvivenza di idee che rischiavano di essere dimenticate”. Con queste parole, Giovene ha dipinto un quadro vivido delle dimore nobiliari di inizio Novecento, testimoni di un’epoca che si stava inevitabilmente chiudendo con l’avvicinarsi della Prima Guerra Mondiale.

Secondo Giovene, suo nonno aveva intuito che questo patrimonio doveva essere preservato e condiviso: “Era un grande collezionista, e sapeva che le case dei nobili napoletani stavano scomparendo, insieme ai loro tesori. Fu allora che ebbe l’idea di trasferire tutta questa ricchezza nei musei, dove sarebbe rimasta accessibile a tutti.”

Una visione lungimirante per la cultura italiana Giovene ha poi ricordato come i Correale, grazie anche all’influenza del nonno, abbiano deciso di creare il museo che oggi porta il loro nome. “Mio nonno sapeva che la cultura, rappresentata dagli oggetti d’arte e d’arredamento, era una parte fondamentale dell’identità italiana, e che avrebbe costituito la base per quello che oggi chiamiamo il ‘Made in Italy’. Quei mobili, quelle porcellane, quegli oggetti non erano solo artefatti, ma simboli di una tradizione artigianale che sarebbe diventata famosa nel mondo.”

Con emozione, Giovene ha letto alcuni passi di un libro scritto da suo padre, Andrea, in cui si descrive la collezione del nonno: “Erano gli anni in cui si liquidava un intero passato, e il tempo nuovo non era ancora pronto a riassumerlo. Mio nonno riuscì a salvare una quadreria e una quantità immensa di porcellane, maioliche, vetri, armi, stucchi e smalti, riempiendo cinque stanze della casa. La sua mente si perdeva tra quei pezzi, che considerava frammenti di un mondo destinato a scomparire.”

Il dovere di trasmettere la memoria Giovene ha poi affrontato una riflessione sul ruolo dei giovani e sulla necessità di trasmettere il valore del passato alle nuove generazioni. “Abbiamo sempre il dovere di conservare il nostro patrimonio culturale”, ha sottolineato. “Ma mi chiedo spesso: i giovani di oggi percepiscono lo stesso valore che mio nonno attribuiva a quegli oggetti? Capiscono l’importanza di preservare la cultura attraverso l’arte e l’arredamento? Spero che, mentre le parole attraversano le loro menti, lascino una traccia nella loro memoria.”

Con un richiamo alla responsabilità collettiva, Giovene ha concluso: “Oggi siamo qui per celebrare questo museo e ringraziare la famiglia Correale per ciò che hanno fatto per la cultura. Ma il nostro compito non è finito: dobbiamo trovare nuovi modi per trasmettere questa eredità ai posteri. Le generazioni future devono capire che la cultura non è un ornamento del passato, ma un fondamento per il futuro.”

Un futuro per il Museo Correale L’intervento di Giovene di Girasole ha sottolineato il valore del Museo Correale non solo come custode di opere d’arte, ma come simbolo di una visione che ha trasformato il privato in pubblico, unendo passato e futuro. Mentre rifletteva su come il nonno abbia collaborato con la famiglia Correale per creare questa istituzione culturale, ha lasciato aperta una domanda fondamentale: “Come possiamo, oggi, continuare a preservare e trasmettere ciò che per loro era un dovere?”.

Un quesito che coinvolge non solo i curatori e gli storici, ma anche le nuove generazioni, chiamate a raccogliere un’eredità che va oltre la conservazione materiale, abbracciando il significato più profondo della cultura come bene comune.

In conclusione, il discorso di Giovene è stato un emozionante omaggio al passato e un appello a guardare al futuro con la stessa passione che il duca ebbe nel creare il Museo Correale. Un ricordo che continuerà a vivere non solo nelle sale del museo, ma anche nella memoria di chi ha la responsabilità di mantenerlo vivo per le generazioni a venire.

https://www.youtube.com/watch?v=fsUOvyAASwQ

Questa conferenza di Nadia Barrella si concentra sull’importanza della memoria e del ruolo fondamentale dei giovani nel preservare il patrimonio culturale, in particolare in relazione a un museo come il Correale. Barrella esprime gratitudine verso i colleghi e amici che hanno contribuito a mantenere vivo questo impegno, tra cui Laura e Lorenzo, e riconosce l’importanza di coloro che lavorano per preservare e trasmettere la memoria di figure storiche, come Carlo Giovene.

Carlo Giovene è descritto come una figura straordinaria, un visionario che ha compreso l’importanza di un approccio moderno al concetto di museo, diverso da quello ottocentesco, con un’attenzione particolare al mobilio e alla valorizzazione degli oggetti come veicoli di storie e culture. Barrella sottolinea come Giovene non volesse semplicemente allestire un museo, ma piuttosto creare uno spazio in cui la memoria della famiglia Correale e del territorio di Sorrento fosse trasmessa alle future generazioni in maniera viva e accessibile a tutti.

Durante il discorso, Barrella riflette anche sull’evoluzione del museo, dal periodo della sua fondazione, in cui il concetto di collezione privata si è trasformato in quello di museo pubblico, fino ai cambiamenti successivi alla Seconda Guerra Mondiale, che hanno privilegiato altri aspetti, come la pittura. Tuttavia, sottolinea l’importanza di mantenere sempre saldo il legame con le radici storiche e culturali del museo.

Inoltre, Barrella evidenzia l’importanza degli archivi, delle biblioteche e della raccolta e conservazione della memoria familiare, elementi fondamentali per lo studio e la trasmissione del sapere. L’approccio di Carlo Giovene, che valorizza il rapporto tra spazio, oggetti e storia, viene descritto come un esempio di intelligenza museologica che ha anticipato molte delle riflessioni moderne sulla museografia.

In sintesi, la conferenza celebra il lavoro di chi ha permesso al museo Correale di essere non solo un luogo di conservazione, ma anche uno spazio che riflette il legame profondo tra storia familiare, identità territoriale e patrimonio culturale, offrendo una lezione di continuità e innovazione che resta ancora oggi di grande rilevanza.

Nella conferenza di Nadia Barrella emerge una profonda riflessione sul significato e l’allestimento dei musei, con particolare attenzione al Museo Correale e al Museo Duca di Martina. Barrella esplora l’importanza degli oggetti esposti nelle sale, sottolineando la mancanza di gerarchia tra di essi e il modo in cui le vetrine erano disposte per invitare i visitatori a esplorare l’intero spazio, con una visione chiara degli oggetti da ogni angolazione. La trasparenza delle vetrine, infatti, consentiva una piena leggibilità degli oggetti e, al contempo, una visione aperta delle sale, promuovendo un’esperienza immersiva e completa.

In particolare, Barrella pone l’accento sulla figura di Carlo Giovene di Girasole, che considera un visionario nel campo museale. Carlo era attento alla sostenibilità del museo, cercando un equilibrio tra la fruizione del pubblico e il mantenimento del patrimonio. Uno dei suoi obiettivi era attrarre i cittadini locali, oltre ai turisti, dimostrando una consapevolezza precoce sull’importanza del coinvolgimento del “pubblico di prossimità” per i musei. Inoltre, fu un grande promotore di un uso intelligente della luce all’interno degli spazi museali, rendendo l’esperienza visiva un aspetto centrale dell’allestimento.

Barrella esprime anche grande ammirazione per l’opera di Giovene, definendolo una figura straordinaria nella gestione museale, che ha saputo combinare funzionalità, estetica e accessibilità pubblica.

https://www.youtube.com/watch?v=wkY15WOl4aY&t=10s

https://www.youtube.com/watch?v=hsORksUupPM

https://www.youtube.com/watch?v=eBnEK-KeKp4

Generico ottobre 2024Generico ottobre 2024Generico ottobre 2024

Wait...