Il Dolore del Mare:la Penisola Sorrentina Ricorda le Vittime della Marina di Aequa
Il naufragio della Marina di Aequa: una tragedia che non si dimentica
Il 29 dicembre 1981, la motonave italiana “Marina di Aequa” affondò nel Golfo di Guascogna, portando con sé 30 membri dell’equipaggio. La tragedia ha lasciato un segno indelebile nella storia della Penisola Sorrentina, dove risiedeva la maggior parte dei marinai.
Un viaggio fatale
La Marina di Aequa, una nave cargo di 10.000 tonnellate, era in viaggio da Anversa a Veracruz, in Messico, con un carico di lamiere. In mezzo a una tempesta, la nave ha iniziato a imbarcare acqua e, nonostante i tentativi dell’equipaggio di ristabilire la stabilità, è affondata rapidamente.
Un dolore che non si dimentica
La notizia del naufragio ha sconvolto la comunità locale, lasciando famiglie e amici in lutto. La perdita di 30 persone, molte delle quali giovani e con famiglie, ha lasciato un vuoto incolmabile.
Un Appello la sicurezza
La tragedia della Marina di Aequa ha sollevato interrogativi sulla sicurezza in mare e sulle condizioni di lavoro a bordo delle navi. Sono state avanzate richieste per l’introduzione di misure più rigorose per prevenire incidenti simili.
Un ricordo indelebile
Ogni anno, il 29 dicembre, la comunità di Sant’Agnello si riunisce per commemorare le vittime del naufragio. Una cerimonia in ricordo di coloro che hanno perso la vita in mare e un monito per non dimenticare.
Il video “Marina di Aequa 29 dicembre 2024” un documento del 1982.
Il documentario “Marina di Aequa 29 dicembre 2024” della Rai, racconta la storia di questa tragedia attraverso le testimonianze di familiari delle vittime, ex membri dell’equipaggio e persone coinvolte nelle operazioni di soccorso. Il video esplora le cause del naufragio, le sue conseguenze e l’impatto che ha avuto sulla comunità.
Un ricordo per il futuro
Il documentario è un importante contributo alla memoria di coloro che hanno perso la vita nel naufragio della Marina di Aequa. È un invito a non dimenticare questa tragedia e a lavorare per migliorare la sicurezza in mare.
Link al video:Marina di Aequa 29 dicembre 2024
Sant’Agnello – Un’atmosfera di commossa partecipazione ha avvolto la Chiesa di San Giuseppe, a Sant’Agnello, in occasione della commemorazione annuale delle vittime del naufragio della motonave Marina di Aequa. Il 29 dicembre, data che segna una ferita indelebile nella storia della Penisola Sorrentina, la comunità si è riunita per ricordare i 30 marittimi scomparsi nel Golfo di Guascogna nel 1981.
Presidata dall’Arcivescovo Mons. Francesco Alfano, la celebrazione eucaristica è stata un momento di profonda riflessione e di preghiera per le anime dei marinai perduti. Vincenzo Astarita, responsabile dell’Apostolato del Mare, ha pronunciato un toccante discorso, ripercorrendo gli eventi di quel tragico giorno e sottolineando l’importanza di mantenere vivo il ricordo.
Il mare, che per tanti è fonte di vita e di sostentamento, può trasformarsi in un carnefice implacabile”, ha affermato Astarita. “La tragedia della Marina di Aequa ci ricorda quanto sia fragile la vita in mare e quanto sia importante rispettarne le leggi e le insidie”.
Un dolore che non si dimentica
La commemorazione è stata un’occasione per riflettere non solo sulla tragedia della Marina di Aequa, ma anche su altre sciagure che hanno segnato la storia della navigazione. Il naufragio del Tito Campanella, della Stabia 1 e la tragedia del Moby Prince sono solo alcune delle tante ferite che il mare ha inflitto alla comunità marinara.
“Nonostante gli anni passino, il dolore per la perdita dei nostri cari rimane vivo”, ha dichiarato un familiare di una delle vittime. “Questa commemorazione è un modo per sentirci vicini e per non dimenticare”.
Un appello alla sicurezza e alla solidarietà
La cerimonia si è conclusa con la deposizione di una corona d’alloro in ricordo dei marinai scomparsi. Un gesto simbolico che vuole essere un monito per le future generazioni e un invito a promuovere la cultura della sicurezza in mare.
“Dobbiamo fare tutto il possibile per evitare che tragedie come queste si ripetano”, ha sottolineato l’Arcivescovo Alfano. “La sicurezza in mare deve essere una priorità per tutti”.
La commemorazione della Marina d’Aequa è un momento importante per riflettere sulla fragilità della vita e sulla necessità di stringersi come comunità di fronte al dolore. È un invito a non dimenticare le vittime del mare e a lavorare insieme per costruire un futuro più sicuro per tutti coloro che navigano.