L’Istat dice la sua sulla Penisola Sorrentina

28 ottobre 2023 | 09:48
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L’Istat dice la sua sulla Penisola Sorrentina
Ieri mattina presso la sede della MSC di Sant’Agnello si è svolto un importante convegno che ha avuto come tema principale l’analisi del contesto socio-economico e di sviluppo del nostro territorio. Sono state prese in esame le statistiche ISTAT circa i dati della popolazione presente e l’impatto sullo sviluppo del territorio in modo trasversale.
Sono intervenuti, tra gli altri, il Sindaco di Sant’Agnello Antonino Coppola, il Direttore Generale dell’ISTAT Michele Camisasca, il Direttore del distretto Sanitario 59 Asl NA3 Sud Luigi Stella Alfano e molti altri autorevoli addetti ai lavori. Di fondamentale importanza è stato riflettere su alcuni dati, portati alla luce dalle Statistiche Nazionali, che vedono il nostro territorio ancora alle prese con grossissime difficoltà di reperire personale, ribadisce il Direttore del Distretto Luigi Stella Alfano. Questo dato ci deve far riflettere molto circa la possibilità di offrire un servizio davvero efficiente nonostante l’impegno di istituzionale Territoriale e Regionale. L’accento però si deve porre anche sul problema dell’infodemia che, sottolinea Camisasca, spesso crea confusione e disorientamento. L’ISTAT fornisce dati accurati che sono punto di partenza per mettersi insieme e condividere le idee. La diminuzione della popolazione, la migrazione, il tasso di mortalità e quello delle nascite, sono valori da cui non possiamo prescindere se vogliamo fare il punto della situazione reale e programmare le scelte future, per prevenire fenomeni che già oggi ci scorrono tra le mani e a cui siamo chiamati a dare corporeità.

L’ISTAT DICE LA SUA SULLA PENISOLA SORRENTINA

Gli aspetti più importanti che sono emersi riguardano: la diminuzione della popolazione, entro il 2042, (la popolazione della Penisola Sorrentina diminuirà del 12-15%); il cambiamento della struttura della famiglia moderna nel numero dei componenti (29% famiglie monocomponenti) -Vico Equense è il paese che ha le famiglie più numerose-; il forte problema della denatalità, che si può risolvere soltanto puntando l’attenzione sulle politiche attive e gli investimenti a favore delle donne e delle famiglie. A questo proposito il Vice Sindaco e Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sant’Agnello, Maria Russo, precisa che dall’inizio del suo mandato ha dato priorità a questo aspetto rilevante, per rilanciare il lavoro e la qualificazione femminile attraverso politiche mirate che riguardano la famiglia a tutto tondo, a partire dai figli fino ad arrivare agli anziani. Il punto della situazione conclusivo, della realtà della Penisola Sorrentina, spetta al direttore dell’Azienda Speciale Consortile, Andrea Di Fiore, che, dati alla mano, dichiara che la spesa sociale della Penisola non è distante dalla media delle Regioni Settentrionali (110 euro pro capite) e di gran lunga superiore alla media della Regione Campania (70 euro pro capite) questo dato, ribadisce il direttore, ci racconta che stiamo andando nella direzione giusta e che le amministrazioni della Penisola si impegnano in modo concreto e tangibile.

L’ISTAT DICE LA SUA SULLA PENISOLA SORRENTINA

Oggi ne abbiamo avuto conferma anche dai dati raccolti a livello Nazionale, e questo deve essere uno stimolo ulteriore per investire ancora di più. Conclude i lavori Antonella Bianchini, Dirigente Ufficio Territoriale Area Sud dell’ISTAT, che pone l’accento sull’importanza della compartecipazione tra pubblico e privato sociale affinché, si realizzi una vera convergenza di obiettivi e richiama l’attenzione sulla sentenza della Corte Costituzionale che ha sancito l’impegno tra la PA e il Terzo Settore da attuare con responsabilità e consapevolezza. È stata tagliata finalmente fuori ogni possibile interpretazione del’ art 55 della Riforma del Terzo settore; la Corte Costituzionale sottolinea l’importanza della sinergia tra attori e la messa in comune di mezzi e progetti, ammonendo la tendenza alla competizione per l’individuazione del miglior offerente. Ciò non ha fatto altro che limitare fino ad oggi la portata innovativa della riforma a svantaggio dello sviluppo sociale culturale e economico del nostro paese. Tutti ci auguriamo che un territorio come quello della Penisola Sorrentina possa, in tempi brevi, riuscire a trovare strategie adeguate per realizzare una vera integrazione di risorse trasversali che riescano a valorizzare le risorse presenti e a svilupparne di innovative, perché finalmente si comprenda appieno che c’è bisogno del contributo di tutti i cittadini se vogliamo far funzionare apparato complesso in continuo mutamento come quello della nostra società.

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