Mostra La scuola di Posillipo La luce di Napoli che conquistò il mondo

8 agosto 2019 | 19:08
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Tantissime vedute inedite della penisola sorrentina e amalfitana.

Noi di Positanonews siamo accorsi all’invito di Donna Isabella Valente la professoressa curatrice, sicura che ci avrebbe regalato piacevoli sorprese in campo artistico ed emozionale. Infatti le aspettative non sono state disattese, siamo rimasti letteralmente a bocca aperta, davanti alle strada per Casarlano di Giacinto Gigante, e davanti al vallone dei Mulini , alle opere di Consalvo Garelli. Davanti al quantitativo enorme di opere non note proveniente da collezioni private. Il Museo Correale per quanto riguarda la scuola di Posillipo non si fa passare avanti da nessuno, tante sono le opere di Pitloo e di Duclere e di Palizzi e di Smargiassi, motivo per cui siamo accorsi, ma nella Cappella Palatina del castello c’è da schiarirsi gli occhi.

A fronte di una lunga serie di opere bibliografiche, moltiplicatesi negli anni, un’esposizione interamente dedicata alla Scuola di Posillipo si perde in un tempo passato. La Scuola di Posillipo è stata un lungo e fortunato episodio di pittura di paesaggio, andatosi a innestare nel percorso del Grand Tour, il viaggio culturale che intellettuali e artisti europei compirono in Italia a partire dall’illuminismo e perdurato, con tutte le sue varianti e trasformazioni, fino alla fine del secolo XIX. Considerata una vera e propria scuola, avviata dall’olandese Anton Smink van Pitloo, la Scuola di Posillipo combaciò con la stagione romantica ottocentesca, aprendo le porte al rinnovamento del paesaggio verista che a Napoli ebbe tra i suoi esiti più felici. Attraverso circa sessanta opere pittoriche provenienti da raccolte private, la mostra vuole proporsi come un percorso da compiere nel tempo e nello spazio, oggi trasformato e quasi irriconoscibile, se non per quell’atmosfera che dal paesaggio naturale, che ancora offre la città di Napoli e l’intera Campania, è trasmigrata nell’opera pittorica. Tra gli artisti selezionati, sono presenti anche alcuni pittori stranieri. La mostra offre, inoltre, un assaggio dell’evoluzione della pittura di paesaggio all’indomani dell’esperienza posillipina, un rinnovamento sempre fondato sulla ricerca di quella luce squisitamente napoletana e meridionale che incantò artisti e intellettuali di ogni dove. La mostra, promossa e sostenuta dall’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, è curata da Isabella Valente con l’organizzazione Saverio Ammendola per Mediterranea, il Patrocinio del Dipartimento Studi di Napoli della Federico II e La Fenice di Luciano Molino. Essa rientra nell’ambito di Estate a Napoli 2019 quarantesima edizione.
Cappella Palatina – Maschio Angioino  dal 24 Luglio al 1 ottobre 2019
Orari 8.30 – 18.30 / dom.8.30 – 14.00   
Ingresso gratuito 

L'immagine può contenere: una o più persone, montagna, spazio all'aperto e natura

video Sara Ciocio per Positanonews

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