Oggi, all’età di 68 anni, si è spento Marcello Colasurdo, grande interprete della canzone popolare napoletana e considerato il re della tammorra.
In questa triste occasione l’amico di una vita Angelo Iannelli gli dedica un commosso ricordo: «Ci siamo sentiti qualche giorno fa al telefono: ” Marcello il 12 Agosto vengo a prenderti andiamo a Sorrento”. Mi dicesti: “Spero di esserci Angelo”. Poi mi parlasti dell’altro intervento, ironizzasti: “possono pure tagliare le gambe finché ho la testa sono sempre qua, meglio Na tammurriata ca na guerra, ci affidiamo a Mamma Schiavona”. Poi mi dicesti: “Te voglio bene, caro cumpare” e io ti dissi: “Anche io Marce”. A settembre la decima edizione del premio Ambasciatore del Sorriso e lui “O Maschio Angioino” grande evento.
“Ti devo portare il mio nuovo libro, ho inserito la mia poesia nelle eccellenze del mio paese, tu sei più di un paesano, con te a Brusciano è nata la Paranza Vesuvius, è grazie a te se in tanti si sono avvicinati a questa musica, poi sei il Presidente Onorario dell’Associazione Vesuvius” e tu rispondesti con un leggero sorriso: “E tu il presidente”. Eri caro, ma sentiì la tua voce sofferente. “Marcello ti ricordi di Sorrento?”, lui: “Sì e chi sascorde!”.
“Allora il 12 Agosto ti vengo a prendere se stai meglio, sei Testimonial, mancano tanti giorni”. E tu dicesti: “Speriamo”.
Stamattina mi arriva un messaggio: è morto Marcello Colasurdo. Incredulo, non accetto.
Mi lasci senza parole, stavi soffrendo tanto. Un ventennio di EMOZIONI, porto nel cuore i tuoi insegnamenti, la tua umiltà, chi dimentica le ore e ore passate a parlare di tradizioni popolari, quanti spettacoli specie in costiera sorrentina, nell’agro nolano, a Napoli. L’ultima volta era in pandemia, presentai il mio libro a Vila Domi e la tua tammorra suonava Vesuvio.
Marcello tu avevi un desiderio mi parlavi sempre. Oggi per me è una giornata triste.
Ti porterò sempre nel mio cuore caro cumpare come mi chiamavi e farò di tutto per farti ricordare di generazione in generazione perché la tua musica è eterna. Amici, artisti, istituzioni, lancio un appello. Ricordiamo MARCELLO Colasurdo come merita, semplice artista dal cuore grande.
Il gigante della tradizione popolare. Il Re della tammorra come ho scritto nella poesia che gli dedicai. E ora posso pure dare spazio alle lacrime. Ciao Marcè, te voglio bene. I grandi non muoiono mai. Ciao Marcello».
dall’archivio Video di Positanonews :