Il Liceo Salvemini intervista Antonino Fattorusso sulle febbricitanti novità del nostro patrimonio artistico
La metà del sontuoso ninfeo di Marina della Lobra, custodito oggi a Villa Fondi di Piano di Sorrento, freme in attesa dell’arrivo della parte mancante. Quest’ultima è stata in Cina ad una mostra per un anno e fino ad ora conservata al Museo Archeologico di Napoli. Giungeranno diciotto enormi casse, tanto grandi da far sorgere il dubbio che non riescano a transitare per l’ingresso della struttura. Tuttavia, non saranno aperte molto presto. Lo spazio destinato ad accogliere quest’opera è già presente, ma, per motivi burocratici, i tempi di attesa risultano decisamente lunghi. Il ninfeo, ora in esposizione, fu trasportato da Marina della Lobra alla Villa e già allora fu lasciato uno spazio libero per ospitare anche l’altra metà del ninfeo. Purtroppo, quest’area è di proprietà comunale, pertanto necessita di numerosi permessi per ricevere la nuova sezione. –Il ninfeo a mosaico è il più bello che abbiamo come reperto in questo momento– sottolinea il Direttore del Compartimento Restauro di Pompei, Dott. Antonino Fattorusso, attualmente impegnato nella collaborazione col Museo Vallet, collocato a Villa Fondi. L’opera è composta da tre nicchie, con tessere in pasta vitrea (molto lucenti) e splendide conchiglie. Accoglieva una cascata che accendeva maggiormente i colori del mosaico. Un patrimonio immenso, dunque, quello che possediamo, ma non sempre degnamente valorizzato. Una problematica che viviamo costantemente in Italia e che bisogna affrontare per un auspicabile cambiamento.
Gli alunni del liceo Salvemini occupati nella sezione Arte e Restauro dell’alternanza scuola-lavoro presso Positanonews: Gina Fiore, Daniela Agrillo, Giorgia De Martino, Antonio Cappello e Angelo Di Maio