Buongiorno e benvenuti in questa giornata del tartufo, dove non possiamo fare a meno di ringraziare e celebrare la signora Giovanna e il suo Hotel Elisabetta. Grazie per aver aperto le porte a noi e agli chef locali, mettendo a disposizione le vostre strutture per valorizzare i prodotti del territorio.
La signora Giovanna ci racconta con passione della sua predilezione per i prodotti locali, desiderosa di farli risplendere di nuovo attraverso la cucina e l’ospitalità. Oggi accogliamo anche ospiti internazionali, direttamente dall’America, per far conoscere loro il nostro territorio attraverso piatti e aziende locali.
Ma la signora Giovanna è anche l’ultimo tassello di una storia secolare. Il Glicine che vediamo è stato piantato dal suo trisavolo oltre cento anni fa. Quest’anno celebriamo il centenario della Piedigrotta stabiese, in cui una canzone dedicata al trisavolo di Giovanna ha conquistato il terzo posto nel 1924.
Oltre agli uomini, qui la natura parla: quando questa era solo una mescita di vini, il nonno Giovanni si preoccupava di produrre vino e vendere pietanze semplici e genuine. Un certificato del 1935 della Camera di Commercio attesta questa storia.
Tutta questa narrazione è conservata in un libro, un vero tesoro di storia locale. Ogni volta che la storia viene raccontata, rivive e si arricchisce. In occasione del Centenario, a luglio, verrà celebrata una festa speciale per condividere questa preziosa storia con tutti.
Questa è la storia di Castellammare di Stabia, fatta di lavoro, tenacia e amore per il territorio. Le aziende locali si nutrono della simbiosi con il territorio e restano in piedi anche dopo un secolo, grazie alla determinazione delle generazioni che le hanno seguite.La speranza e il futuro si costruiscono onorando il passato, valorizzando la storia e continuando a tramandare i valori dei nostri antenati.Un applauso e un grazie sentito alla signora Giovanna e a tutti coloro che rendono possibile questa straordinaria continuità storica nel cuore dei Monti Lattari.
Nel 1955, accanto al ristorante, sorse una “casa di villeggiatura” (l’attuale Hotel) che, specialmente in estate, era gremita di persone che soggiornavano a Castellammare di Stabia per godere delle acque delle terme, note per le loro proprietà curative. Molti si recavano alla “casa” per trascorrere un periodo di sana tranquillità in cui, mentre il corpo riprendeva le forze fisiche, lo spirito si ritemprava ed assaporava la pace che proveniva dall’area saluberrima che ancora oggi si respira sulla Collina di Pozzano.
Il poeta Arturo Imperati, un giorno, dopo una buona abbuffata, scrisse dei versi che osannavano il luogo:
“Pa sagliut tappezzata di tante erbe odorose n’ c’è na casa fravecata che veramente è una gran cosa. Chi nun o sape sta a Puzzan, mett a copp o meglio vino che pure e malat fa sanà”
L’Hotel Elisabetta è oggi gestito con grande passione e professionalità dalla 3° generazione che si pone l’obiettivo di rendere unica l’esperienza di soggiorno degli ospiti.