Varo nave Atlante a Castellammare. Riti e credenze

22 maggio 2024 | 11:16
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Varo di Nave “Atlante” A5336 presso lo Stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia (Na). L’Unità è la seconda LSS (Logistic Support Ship) realizzata per la Marina Militare.

Perchè il varo è una emozione? per addetti ai lavori e anche per la gente comune. Cosa significa il lancio dei caschi e dei guanti da parte degli operai sullo scalo mentre la nave scende? Quei santini incollati al bulbo della nave a forma di croce, non sono solo una dimostrazione di fede, ma anche una richiesta di protezione.

Noi di Positanonews siamo andati sulla postazione di miglior visibilità con forte anticipo , proprio per raccogliere testimonianze e accadimenti. Il varo è stato ufficialmente a porte chiuse, per ragioni attribuite al periodo elettorale, ma anche per ragioni di ordine pubblico , trattandosi di una nave militare.  Il molo e le banchine erano comunque assiepate di gente, sulla strada panoramica, con le auto in sosta, si è prodotta una fila di rallentamento di 5 chilometri , verso Varano e verso Sorrento.

Al taglio della corda effettuato dalla madrina Federica Gargano, nipote dell’ammiraglio Romeo Oliva .La bottiglia non si è rotta anche dopo vari tentativi, da un gruppo di operai festosi e stata lanciata un bottiglia supplementare. Lasciando sgomento tra i partecipanti.

Quello di Castellammare oggi , potrebbe essere l’ultimo varo che usa lo scalo a piano inclinato, in altre parte sia d’Italia che del mondo , il varo avviene in maniera laterale, molto meno spettacolare e più rapido.

Rodolfo Ostrifate ci dice:

Il FUTURO è ciò che ha rappresentato e rappresenta la Fincantieri a Castellammare, uomini e operai che hanno reso grande questo Cantiere Navale, interpretando il loro non come un semplice lavoro, ma come una missione che trova traguardo nel varo delle navi che costruiscono. Ricordo la commozione e l’entusiasmo di mio padre che ad ogni varo mi ripeteva: “un po’ di me viaggerà e girerà il mondo con quella nave”. Si mio padre come la gran parte dei lavoratori dei cantieri percepiscono quest’evento come un lasciar andare la loro creatura libera di navigare lungo rotte che accompagneranno altri uomini verso il loro futuro.
Orgoglioso e fiero di essere figlio, amico fraterno di tanti operai che hanno reso grande il Cantiere di Castellammare di Stabia E ora Atlante vai, solca i mari e rappresenta al monto tutta la grandezza di chi ti ha costruita.

La tradizione marinara in molte culture include pratiche rituali, credenze e superstizioni legate alla costruzione e al varo delle imbarcazioni. Queste pratiche, ancora oggi in parte presenti, simboleggiano la trasformazione di materiali inerti come legno o metallo in una nave viva e funzionale, grazie alla maestria umana.

Il rito del varo e del battesimo della nave è cruciale per dare vita a una costruzione che deve affrontare il mare. Folco Quilici ha citato un pescatore siciliano: “Tuo figlio lo battezzi, gli dai un nome? La barca è la stessa cosa, è una creatura cristiana,” dove “cristiana” significa “umana”. Le navi spesso hanno occhi dipinti per rappresentare la loro capacità di vedere e orientarsi, garantendo simbolicamente la sicurezza del viaggio.

Il varo rappresenta la fiducia dei marinai nella loro imbarcazione. In passato, il rito di benedizione evidenziava questa relazione. Oggi, il varo è più una festa laica, anche se alcuni rituali, come rompere una bottiglia di vino sulla fiancata, permangono. Questo gesto potrebbe derivare da antiche pratiche di sacrificio.

Nonostante i cambiamenti, il varo mantiene il suo significato di rito di passaggio e protezione. Eventi tragici come il naufragio della Concordia al Giglio o del Titanic, legati a incidenti durante il varo, alimentano superstizioni riguardo a cattivi presagi se il rituale non viene eseguito correttamente.

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